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17April Il selvaggio paura non ne ha!!!!!
Scritto da Roberta S.  

Un mese fa ero da poco tornata dall’ennesima esperienza fatta con quel fazzolettone messo al collo ormai 11 anni fa.

Terre selvagge un’esperienza unica in tutti i sensi, quando dici che hai bisogno di un’esperienza che ti stravolga che ti faccia tornare a casa totalmente o quasi cambiata, ecco questa è l’esperienza giusta.

Ho conosciuto terre selvagge, quando al mio primo anno in branca r/s, ancora novizia  il mio capo ci parlava degli EPPPI e dei laboratori che svolgevano in Sicilia, e ci raccontava di questo  campo sulla neve esclusivamente per maggiorenni. Non pensavo minimamente  di partecipare, non credevo veramente che dopo 4 anni avrei partecipato e invece e andata così. Volevo già partecipare lo scorso anno ma per motivi scolastici essendo di maturità non me la sentivo, ma quest’anno non volevo perdere l’occasione e dovevo partecipare a tutti i costi.

Da quando mi sono iscritta fino alla mattina che  siamo partiti ero euforica, non vedevo l’ora di partire per quest’ennesima esperienza che ero sicura che sarebbe stata unica nel suo genere.

A un mese di distanza posso dire che Terre Selvagge mi ha cambiata molto mi ha fatto capire molte cose su me stessa e quale strada seguire. È stata l’occasione per staccare dallo stress di tutti i giorni, dagli esami dell’università, e soprattutto dalla tecnologia, solo tu e la natura che ti circonda; sono riuscita ad apprezzare quei  piccoli gesti che durante la vita di  tutti i giorni  non ti accorgi neanche, mi ha fatto apprezzare il silenzio della montagna quel silenzio assordante che sembra che ti parli; quel cielo stellato  che riesci solo a vedere nella sua totale bellezza solo a 1600m, e che non riesci a vedere dalla città per colpa dell’inquinamento luminoso, e quelle sere passate nella loro semplicità, solo con una chitarra e con quei compagni di quest’avventura.

Ringrazio tutti, lo staff fenomenale preparatissimo e disposto ad ascoltarmi durante la strada , Fra Sandro che mi ha risolto un paio di dubbi e mi ha dato tantissimi consigli e i 15 selvaggi che hanno avuto il mio stesso coraggio di partecipare a quest'esperienza.

IL SELVAGGIO PAURA NON NE HA!

PS: Non voglio dimenticare di ringraziare la nostra amata Etna he ci regala emozioni uniche

 
11April Pensieri... selvaggi!
Scritto da Samuele Grasso  

Ancora ricordo quando 4 anni fa lessi per la prima volta la locandina del campo sul sito regionale. Purtroppo ero minorenne e decisi di rimandare all'anno successivo. Cosa che si è ripetuta per i 3 anni successivi, a causa di problemi vari, fino ad arrivare a quest'ultimo anno. Ormai sono arrivato alla fine del mio percorso scout e ho deciso, a tutti i costi, di cogliere quest'occasione. 

L'esperienza di "avventura" è iniziata prima ancora dell'inizio effettivo del campo. Dopo aver inviato la scheda di iscrizione, inizia la ricerca degli altri "giovani temerari" che hanno fatto la mia stessa scelta. Riusciamo a trovarci. In totale siamo 8. Da lì, inizia il panico visto che l'anno precedente il campo non è partito a causa dello scarso numero di partecipanti. Ci mettiamo così tanto di impegno che riusciamo a formare un bel gruppo. Così abbiamo la certezza che il campo si farà.
Arriva il fatidico giovedì: treno in ritardo di 10 minuti. Bene!! Iniziamo davvero bene!! Io e Salvo, essendo dell' Acireale 5, aspettiamo gli altri alla stazione della circumetnea. Ci raggiungono Ettore, anche lui di Acireale (Acireale 2) e Sandro, un capo di Roma. O almeno, a primo impatto ci era parso un capo, poi abbiamo scoperto che era "qualcosa di più". Nel frattempo il ritardo aumenta: 15, 20, 30, 40 minuti di ritardo. Alla fine eccoli arrivare tutti.
Lungo il viaggio che ci porta al luogo effettivo dell'apertura del campo, iniziamo a conoscerci: nomi, età, provenienza, studi/lavori, ecc... 
Dopo l'apertura inizia la strada: il tempo "selvaggio" non si fa attendere e ad un'iniziale pioggerellina si sostituisce un finissima grandine che, aiutata dal vento, ci colpisce le gambe abbastanza violentemente (ancora avevamo i pantaloncini xD).
Raccontare ciò che abbiamo fatto significherebbe rovinare le sorprese a chi dopo di noi farà questa fantastica esperienza. Quello che mi sento di condividere è la felicità e la spensieratezza di questo campo. Non ricordo un solo momento di rabbia, nervosismo, litigio. Ho avuto modo di vedere come ciò di cui parlavamo al campo, ciò che era il tema del campo, pian piano prendeva forma, diventava tangibile.
Lo staff (Alessandro, Angela, Ettore, Francesco, Gianluca) formato da persone uniche, speciali, preparate, simpatiche, organizzate e tutto quello che di positivo si può trovare in una persona... è riuscito a rendere tutto questo possibile, grazie anche all'aiuto di Fra Sandro (l'ho detto che era "qualcosa di più") che con i suoi interventi e la sua simpatia, riusciva a colpire e sorprendere ognuno di noi, facendoci riflettere e aiutandoci per crescere lungo il nostro cammino scout e non.
Tutto questo grazie, anche, a tutti i ragazzi: Andrea, Ania, Antonio, Arianna, Danilo, Davide, Edoardo, Ettore, Flavia, Giuseppe B., Giuseppe F., Lorenzo, Maria, Salvo, Samuele, Stefano. Ognuno dei quali mi ha lasciato qualcosa. Con i quali ho vissuto esperienze, forse, uniche. Con i quali ho condiviso momenti in cui le risate erano talmente tante da essere accompagnate dalle lacrime. Con i quali ho condiviso momenti di canto a cui volentieri si univa lo staff (e forse faceva più casino di noi xD). E con i quali con l'ultimo brano, dell'ultimo momento in cerchio, dell'ultimo giorno, ho condiviso le lacrime di tristezza per la fine di tutto quello che si era creato, ma soprattutto di gioia per aver vissuto tutto questo.
Buona Strada.
Samuele.
 
10April Il colpo di fulmine avviene in silenzio nell'estasi degli occhi
Scritto da Salvatore Patanè  

"Questa di Terre Selvagge credo sia stata una delle poche esperienze scout più belle a cui io abbia mai partecipato. In questi quattro giorni mi sono sentito tutt'uno con la Natura: vivo, libero da ogni pensiero. Il cammino, che si prospettava faticoso, non lo è stato affatto! Ho incontrato una comunità di persone fantastica, sempre disponibile per qualsiasi cosa; mi sentivo come in famiglia. L'esperienza di Terre Selvagge mi è servita molto e dedico un grazie a tutti noi! La frase che mi è rimasta più impressa è stata:"il colpo di fulmine avviene in silenzio nell'estasi degli occhi". Già, il colpo di fulmine verso quest'avventura è stato così!

 

Salvo P.

 
10April La rifarei altre mille volte
Scritto da Maria Pulvirenti  

Come sempre, quando parto per un campo/  route, la sera prima mi ritrovo in crisi. Questa volta è stata una delle crisi più forti data dal fatto che nei giorni prima del campo avevo avuto tantissimi impegni, avevo dovuto studiare tantissimo e non avevo avuto tempo per fare lo zaino; in più avevo appena saputo che due giorni dopo il campo avrei avuto una prova in itinere. 

Ed ecco che mi riduco la sera prima a fare lo zaino e averlo pieno stracolmo dopo aver messo solo metà delle cose richieste. A mezzanotte mi ritrovo a cambiare zaino e rifare tutto da capo. Pensavo "ma chi me lo fa fare?"..
Nonostante questi momenti di turbamento mi aspettavo tanto dal campo e sapevo che la cosa più giusta era quella di andare! 
 
Ora posso dire che sono così soddisfatta della scelta che ho fatto che la rifarei altre mille volte. Questi giorni sono stati fantastici.
Mi sono staccata totalmente dal mondo; per quattro giorni ho potuto staccare la spina e godermi la natura e le nuove amicizie.
Ho imparato tantissimo, tante cose pratiche , che i capi (super competenti) ci hanno insegnato, e tanto altro, grazie ai momenti di riflessione, di deserto e soprattutto grazie al confronto con fra Sandro durante la strada.
Sono tornata a casa piena di gioia, voglia di fare e voglia soprattutto di raccontare la mia esperienza.
 
Sono nati rapporti bellissimi, che mi hanno dato tanto, ognuno mi ha regalato qualcosa, chi più chi meno, ma tutti mi hanno regalato una risata, un sorriso o altro. Anche con i capi siamo riusciti a instaurare bellissimi rapporti e lo staff ha reso il campo un'esperienza indimenticabile che per sempre rimarrà custodita dentro di me!
 
Tornerei volentieri a quel giorno di pioggia, vento, grandine che fu il primo giorno per rivivere tutto da capo!
 
Grazie a tutti...
Buona strada
 
Maria P.
 
10April L'essenziale è invisibile agli occhi

"L'essenziale è invisibile agli occhi"..questa è una delle frasi contenuta nel deserto di terre selvagge,citata dalla volpe e rivolta al piccolo principe..

Terre Selvagge è stato questo per me..l'essenziale è tutto ciò che basta per essere felici: amare, apprezzare le piccole cose, ascoltare il rumore del vento,osservare i meravigliosi panorami, sentire i propri piedi sprofondare passo dopo passo nella neve senza mai fermarsi e salire,volare sempre più in alto..verso la vetta!
Ringrazio i capi e i ragazzi che cn me hanno condiviso questa esperienza unica e irripetibile..perdonatemi ma non saprei come descrivere meglio le mie sensazioni.. buona strada :-)
 
Danilo F.
 
20January Grande novità 2014 è arrivato lo stage per capi!!!!!
Scritto da Alessandro  

Cari capi è giunta anche per voi l'occasione di vivere insieme la bellissima avventura di Terre Selvagge, vi aspettiamo numerosi!!!!!!!!!!

 
19January Video lancio 2013
Scritto da Alessandro  

Ragazzi le iscrizioni sono aperte, chi vuole raccogliere la sfida e buttarsi in quest'avventura????? 

Vi aspettiamo dal 14 al 17 marzo 2013 sull'Etna, iscrivetevi subito cogliete la sfida vi aspettiamo!!!!!

 

 

 

 

 
24December Ricerca urgentissima....
Scritto da Alessandro  

Con il suo candore e le sue mille sfumature di bianco, appare innocua, ma dentro di sé ha un’anima, un cuore che pulsa, che ti sfida. Un’atmosfera unica, straordinaria e magica…luoghi mozzafiato, vallate di lava fumante e alle sue pendici un cuore verde con i rigogliosi boschi di betulle e faggi, e ancora…non possiamo dimenticare lo splendido paesaggio lunare con i suoi numerosi crateri. Scoprirai in questa straordinaria avventura il fascino e la magia dell’Etna. Camminerai lungo i suoi boschi secolari, affonderai i tuoi scarponi nella sua candida neve e seguirai le orme del compagno che ti precede. Imparerai a conoscere i tuoi limiti e a sfidare te stesso e scoprirai capacità che non sapevi di possedere. Vivrai all’insegna dell’essenzialità e dell’avventura e lungo la strada in un profondo silenzio, avrai modo di ascoltarti. Non perdere questa magnifica opportunità, lascia a casa il superfluo e concediti la possibilità di vedere le cose in maniera diversa,vivendo un’esperienza unica e irripetibile!!!!

 
13March A' vogl' ca ne val' a pena!!!
Scritto da Luca D'Elia  

Terre selvagge un titolo che da molto all'immaginazione, ma quello che ti lascia va oltre queste due semplici parole! Sono stati 4 giorni indimenticabili dove senza nemmeno farci caso l'anormale è diventato normale e dove forse per la prima volta si è toccata con mano l'essenzialità perchè lì non c'era alternativa! Forse il miglior posto dove ho mai riflettuto, forse il posto dove ho riflettuto davvero per la prima volta in fondo, perchè lì tra fatica, risate e maestosi paesaggi i pensieri in testa hanno il sopravvento... Un posto dove l'unione è indispensabile e le amicizie te le porti nel cuore insieme agli innumerevoli ricordi... Un posto dove misurarsi per mettersi faccia a faccia con i propri limiti, e con l'aiuto dei tuoi compagni superarli... Un posto dove c'è tanto da imparare... Un posto dove seguendo le orme di Alex capisci quanto la vita sia superficiale e quanto però valga la pena viverla a fondo...

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16March Considerazioni...
Scritto da Andrea La Cara  

Questa sera ho cucinato il risotto e non potevo che non pensare a voi... a quella sera a quota 1300 che come dei disperati cercavamo di capire quanta neve mettere nella gavetta per farla sciogliere... e a mettere nel pentolino la giusta quantità di acqua.
Che scrivere, già avete scritto e descritto tutto voi nei post precedenti... io ho soltando due cose da dirvi... la prima è che mi mancate tutti, vi ringrazio per gli splendidi quattro giorni che mi avete regalato.

 

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15March Terre Selvagge 2012 Diario di Bordo
Scritto da Enrico  

1° Giorno

Ore 19:30 ci troviamo alla stazione di Gioia Tauro ad aspettare il treno che ci porterà fino a Villa San Giovanni carichi di entusiasmo e spirito di avventura. Alle 20:05 arrivato il treno, saliamo e dopo quasi mezz'ora di viaggio arriviamo a destinazione. Appena scesi ci rechiamo alla biglietteria per i traghetti e dopo aver fatto i biglietti, ci imbarchiamo alla volta di Messina. Arrivati dopo un paio di ore di viaggio, sbarchiamo e ci siamo diretti verso la stazione ferroviaria, dove abbiamo incontrato i nostri primi compagni di avventura: Luca e Daniele, due ragazzi del Gruppo Battipaglia 1 con cui abbiamo passato un po’ di tempo insieme tra discorsi e risate, fino a quando abbiamo preso il bus che, dopo due ore di viaggio, ci avrebbe portato alla stazione di Catania, in cui ad aspettarci c'era il nostro Capo Campo Alessandro, che ci ha poi portato alla sede del Catania 16 (se non ricordo male) per passare la notte insieme agli altri membri dello staff e qualche altro ragazzo come noi, per poi affrontare il primo giorno di cammino.

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